Descrizione
CURIOSITA’| L’origine del nome Gerace è legata a diverse ipotesi. Tra le più accreditate troviamo quella con derivazione dal greco Jeros, “Santo”, per via della presenza di numerose chiese, conventi e monasteri. Altra ipotesi sostiene che il nome Gerace tragga origine dal culto bizantino di Santa Ciriaca (Aghia Kyriakì, Santa Domenica, o più semplicemente da iera-akis, vetta sacra). Secondo una leggenda, invece, Gerace deriva da hierax, “sparviero”, uccello che i profughi locresi seguirono fuggendo dalla costa e dalle invasioni saracene alla ricerca di un posto sicuro su cui fondare la nuova città. Lo sparviero appare ancora oggi al centro dello stemma della città.
DETTAGLIO ESPERIENZA | La visita inizia dal punto più alto del borgo e dalle rovine dell’antico castello, edificato probabilmente nel VII sec. d.C. Dal piazzale del “Baglio”, la via Duomo ci fa immergere in un’atmosfera medievale e ci porta verso la Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta, preziosa testimonianza e occasione per conoscere le diverse culture che hanno profondamente segnato Gerace. La visita proseguirà con una passeggiata tra le vie del borgo, con la possibilità di entrare e conoscere le meraviglie della Chiesa di San Francesco, della Chiesetta di San Giovannello e della Chiesa del Sacro Cuore, fino ad arrivare in Piazza del Tocco (fermata d’obbligo per chi volesse gustare un’eccellente granita). A pochi passi dalla piazza, la celebre Porta del Sole ci apre alla meravigliosa vista della Riviera dei Gelsomini: dalla terrazza delle Bombarde, infatti, con un solo colpo d’occhio, si potranno osservare chilometri e chilometri della costa ionica.